domenica 4 marzo 2012

SASSI DAL CIELO di Ivo Ferrari


SASSI DAL CIELO
di Ivo Ferrari
"L’opportunità di andare due giorni in Dolomiti mi è data verso la fine di quest’assolato mese di febbraio, Silvano accetta subito l’idea di “un bel po’ di dislivello” nel gruppo delle Pale di San Lucano.
Apro la guida e scelgo l’itinerario che più mi si addice in questo momento, voglio una gran camminata, una via logica e un ritorno lungo dove lasciare le ultime energie: Diedro Cesare Levis, parete Est, Seconda Pala, ottimo!!! Ovviamente manca la salita nella stagione fredda, che poi di freddo non ne abbiamo per niente incontrato!
La partenza è alle quattro di mattina da Lecco, ore otto colazione al bar di Agordo e poi via sotto il peso degli enormi zaini. Saliamo su per l’infinito percorso che, zoccolo compreso, ci deposita, verso le tre, sulla lunghissima cengia d’attacco.
La fortuna è dalla nostra parte, dopo aver schivato due grosse scariche di neve e sassi, partite dal Campanile della Besàuzega a causa del caldo, troviamo una comoda grotta per ripararci e trascorrere la notte. L’entrata della grotta è di solo trenta centimetri, strisciamo dentro, superlativa! Asciutta e spaziosa, un vero regalo inaspettato, qui dentro niente sassi dal cielo.
La notte passa tranquilla, il giorno arriva sereno, usciamo felici di essere lì, solo noi due e un gran silenzio. Le scariche inizieranno più tardi! Provo a chiamare Marco Anghileri impegnato sullo Spiz di Lagunaz, ma il telefono è spento. Lo penserò!
Scarponi ai piedi saliamo lunghezza dopo lunghezza, il Sole ci illumina con i suoi raggi, oggi è davvero caldo e caldo vuol dire neve che si scioglie, dal diedro inizia un sistematico bombardamento di sassi e pezzi di ghiaccio. Siamo attenti, ma non possiamo comandare il “momento”.
Dopo parecchio tempo raggiungiamo il tiro chiave, friabile quanto basta per impegnarci  quanto serve. Lungo i primi 400 metri abbiamo trovato soltanto un chiodo, inizio a essere stanco, il tempo passa e le braccia chiedono riposo. Al termine del tiro Silvano mi raggiunge, un sasso lo ha colpito al naso, sanguina. Due lunghe lunghezze ci separano dalla Cima, ma sono completamente bagnate. L’acqua scende copiosa lungo la fessura, non c’è verso di passare, troppo pericoloso, acqua e sassi dal cielo, non ci voleva. Scendere non si può, troppo complicato e pericoloso.
Un traverso verso sinistra ed ecco ancora la “fortuna”, due dure ma splendide lunghezze ci buttano letteralmente fuori dai casini! Cima, ore quattro pomeridiane, non ce tempo da perdere, si è alzato un Vento forte. Scendiamo il più velocemente possibile e dopo tante ore, nel buio della sera possiamo finalmente stringere la mano ad un Amico che non ha solo la A maiuscola ma tutte le altre lettere AMICO.
GRAZIE ETTORE, GRAZIE MAURO. GRAZIE PER L’AMICIZIA CHE DATE."
Seconda Pala di San Lucano, diedro Cesare Levis con variante d’uscita salva pelle e palle!!
Silvano de Zaiacomo e Ivo Ferrari, 24-25 febbraio 2012 - LE IMMAGINI


1 commento:

mau ha detto...

Quando Ivo scrive, lascia il segno. Così come quando vagabonda tra le sue amate Pale di San Lucano.