sabato 28 dicembre 2013

UNA GIORNATA SPECIALE

Ieri è stata una giornata speciale, anzi una mattinata speciale. A due passi da casa ho trovato una sorpresa. Strano, ero esattamente sulla montagna più frequentata della valle, quella che ho salito centinaia di volte in tutte le ore del giorno e della notte, con tutte le condizioni meteo e di neve. Eppure, ieri mattina, a me è apparsa come nuova, come se qualcuno aavesse dato una mano di fresco. Mi sembrava di essere in Canada, anche se in Canada non ci sono mai stato, ma me lo immagino così, forse per le foto che ho visto sulle riviste. Però a me, la mia montagna, ieri mattina sembrava molto più bella di quelle delle foto viste nelle riviste. Lei era lì, sotto il mio sguardo, affascinante. Lei si lasciava accarezzare dai miei scietti, lungo la salita, e dalla mia tavola, in discesa.
All'ombra, praticamente solo, sono salito sulla sua cima per la prima volta. Ho goduto mentre solo mi preparavo per la discesa e osservavo il candore cangiante delle meravigliose sculture di quel grande artista che è il vento. Ho goduto nel vedere la Regina smaltata di neve e ghiaccio, stupendamente incorniciata dai sastrughi. Ho goduto scendendo sino al colle, veloce, velocissimo, con la mia tavola che sollevava nuvole di polvere bianca. Sono ripartito e mi sono incolonnato tra le decine di scialpinisti che con l'arrivo del sole, allegramente puntavano alla cima, divenuta nel frattempo una piazza gioiosa. In silenzzio ho cambiato l'attrezzo e via. Una traccia solitaria scende lungo la dorsale, sul margine del canale di valanga, non resisto, la seguo. Raggiungo il buongustaio, dotato di due sci corti e decisamente larghi, e insieme scendiamo tra gli ontani sino alla traccia di salita nel bosco. La stanchezza inizia a farsi sentire, ma nel mentre passa un amico: il Tappa, al secolo Michele Tapparello. Un segno mandato dalla mia montagna, che mi vuole nuovamente in cima. Riparto e chiacchiero con Michele. La salita scorre via senza problemi, facciamo pure amicizia con un ragazzo che sta salendo con una splitboaard, ci presentiamo: piacere Graziano Martinelli. Con lui e Tappa, dopo essere giunti in vetta, mi godo un'ultima stupenda discesa, sui versanti della mia montagna. Un luogo a pochi passi da casa, tra boschi da favola e paesaggi candidi. La mia montagna, si proprio lei, che sa ogni volta stupirmi e alla fine, lasciarmi andare ed aspettarmi per il prossimo appuntamento, con il sorriso stampato sulle labbra e i suoi riverberi negli occhi.
Grazie alla mia montagna per questa giornata speciale.
























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