martedì 22 novembre 2016

16 #PICCOLESTORIE

16 #PICCOLESTORIE – SYRINX
Arrampicare in bilico tra botanica e musica


Ed io che pensavo che il nome Syrinx si ispirasse alla radice latina di Syringa vulgaris, il Lilla, un rustico arbusto con una fioritura profumatissima. E' stata la mia formazione scientifica e botanica ad avermi portato su questa strada, anche se percepivo una nota stonata, giusto per entrare in tema con l'intuizione che piano piano prendeva forma nella mia zucca. Questo arbusto ornamentale cresce nei giardini e non nei nostri boschi, men che meno sulle ripide pendici che sostengono il Pinnacolo di Maslana. Se volevo scoprire la vera origine di quel nome dovevo cambiare prospettiva, spogliarmi delle mie conoscenze e partire dall’inizio, quando quella porzione di parete del Pinnacolo era ancora vergine, senza alcuna via di salita. Cosa ci avrà visto Alessandro quando la salì e decise di chiamare la nuova linea Syrinx? Conosco Alessandro mi pare di ricordare che non abbia come passione la botanica ma bensì la musica. - Andate a dare un occhio alla sua pagina e troverete oltre alle foto di montagne altre immagini in cui lo vedrete in tenuta da concerto, impegnato a suonare il flauto. - Quindi digito Syrinx nel motore di ricerca ed ecco cosa mi ritrovo:"Syrinx è una composizione di Claude Debussy per flauto solo, del 1913. Considerata una delle composizioni più significative per questo strumento". Altro che il profumo dei fiori di lillà, in quella prima salita c’era Debussy ad accompagnare Alessandro. Ma la piccola storia che mi sto immaginando non può chiudersi così, il finale sarebbe troppo serioso. Non ce lo vedo Alessandro in cima al Pinnacolo, a fianco della candida Madonnina che ne orna la cuspide sommitale, con il suo flauto a suonare Debussy. Anzi, a dire il vero, ce lo vedrei e vi confesso che sarebbe una gran bella scena: lui in bilico sulla cresta affilata, come nelle foto di Rebuffat, in perfetta tenuta da concerto, il flauto che riflette in guizzi di luce i raggi del sole e le note di questa meravigliosa composizione che si espandono nell’aria. Si, sarebbe una gran bella scena, ne uscirebbero delle riprese meravigliose, ma non funziona, manca qualcosa, devo immaginare dell’altro. Continuo le ricerche sulle origini del termine latino Syrinx e mi imbatto nelle Metamorfosi di Ovidio. Bingo! Ecco ciò che mancava per chiudere il racconto. - Syrinx era una bellissima ninfa, seguace di Artemide, il dio Pan se ne invaghì perdutamente, ma lei lo rifuggì e sulle rive del fiume Ladone implorò le Naiadi di salvarla. Detto, fatto. Fu trasformata in un fascio di canne palustri che scosse dal vento sembrava suonassero. Pan, disperato per la perdita, ne colse alcune e con esse costruì un nuovo strumento: il flauto di Pan. - Dal mito torniamo al nostro Pinnacolo. Immaginiamoci nuovamente ai suoi piedi. La colonna sonora l’abbiamo già scelta ed è la composizione di Debussy, ora se, al cospetto di questa guglia perfetta, alziamo lo sguardo non faticheremo a riconoscere un simpatico fauno, proprio lui Pan, che rincorre e gioca con Syrinx e le altre ninfee dei dirupi. Forse proprio a questo pensava Alessandro quando, nel 1998, apriva la sua nuova via. Non lo so, ma una cosa è certa, quando tornerò ad arrampicare in questo luogo non potrò fare a meno di sorridere e ripensare a questa piccola storia, facendomi accompagnare da Debussy, da Syrinx, dalle Ninfee e da Pan.

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